Il suprematismo occidentale, radicato nell’eredità greco-romana e cristiana, continua a influenzare il mondo moderno attraverso una complessa rete di potere politico, economico, tecnologico e culturale. Paesi come gli Stati Uniti e l’Europa, che rappresentano una minoranza della popolazione globale, mantengono una posizione dominante, perpetuando un neocolonialismo che impoverisce la diversità culturale e rafforza le disuguaglianze globali. Dalla supremazia tecnologica alla diffusione di modelli economici e culturali, l’Occidente impone i propri standard su altre nazioni, relegando espressioni artistiche e identitarie non occidentali a ruoli marginali. Con l’avanzata di potenze come la Cina e il blocco delle nazioni BRICS, emerge la necessità di ripensare il futuro delle relazioni internazionali e della governance globale, valorizzando le diversità e adottando un approccio più inclusivo. Solo attraverso il dialogo e l’apertura verso altre civiltà possiamo costruire un mondo più equo e sostenibile.