Quando Elon Musk fa una scelta, non è mai una decisione banale. E questa volta, con il suo recente endorsement a favore di Donald Trump, ha lanciato una bomba, sia nel mondo tecnologico che in quello politico. Ma cosa significa realmente per le sue aziende? Sicuramente una scommessa, e seppur intelligente, l’uomo Musk, anche lui sttosta alla dittatura del Fato.
Se da un lato Musk sta tentando di dare nuova forma al panorama tecnologico globale, dall’altro, le sue scelte potrebbero avere un impatto più profondo di quanto sembri, specialmente in un contesto mondiale che non è affatto omogeneo
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Tesla, ad esempio. Un’auto elettrica è un oggetto che non si compra solo per il suo motore o il suo design, ma anche per i valori che rappresenta. Chi sceglie Tesla in molte parti del mondo lo fa anche perché vuole sostenere un’azienda che abbraccia l’innovazione, la sostenibilità e, magari, un certo tipo di ideali progressisti. Ma se la stessa azienda comincia ad abbracciare figure politiche così polarizzanti come Trump, è facile immaginare che qualcuno potrebbe iniziare a chiedersi se l’acquisto di un’auto Tesla si allinei ancora con i propri valori. O in alcuni Paesi, che sia o possa diventare un valore negativo.
È un po’ come se la promessa di guidare verso un futuro più verde fosse improvvisamente ostacolata da una politica che sembra guardare al passato, piuttosto che al futuro. E, forse, non è così difficile immaginare che chi non si riconosce in certe scelte politiche possa pensare due volte prima di fare quel grande acquisto. Lì dove l’auto elettrica è simbolo di un cambiamento globale, la scelta politica di Musk rischia di trasformarsi in una spina nel fianco.
Ed il cliente cinese come reagira? si sa che e’ incline a seguire le linee dettate dall’alto e, se si accumulano nubi in Cina, per Tesla potrebbero essere dolori. Nel 2023, si stima che la Cina abbia rappresentato circa il 30-35% delle vendite globali di Tesla. La Cina è cruciale per Tesla, non solo come mercato di consumo, ma anche come centro di produzione, con la sua gigafactory di Shanghai che gioca un ruolo fondamentale, e la nascente giga factory per le batterie.
Personalmente credo che il 2025 vedra un forte rallentamento delle vendite non solo in Cina ma nel sud del mondo. Primo fattore, cio di cui stiamo parlando secondo fattore, ora i modelli tesla, in un mercato cosi dinamico e veloce, iniziano a puzzare di naftalina, un po datati. per me e’ segno meno, ma vedremo.
Le sue scelte politiche possono davvero influire sul futuro delle sue aziende? E quale sarà il costo di questa polarizzazione per il suo impero globale?
l’acquisto di una Tesla rappresenta ancora i miei valori? E se sì, per quanto tempo?
Quali potrebbero essere le conseguenze se Tesla smettesse di essere vista come un simbolo di progresso per diventare, agli occhi di molti, un marchio polarizzante e divisivo?
Quante nubi politiche Musk può permettersi di accumulare prima che la sua leadership e le sue scelte politiche minaccino la stabilità del mercato cinese?
X e la Politica il futuro dei Social Network che Sempre piu Dividono
Poi c’è X (l’ex Twitter), il social media che Musk ha rilevato e trasformato in una piattaforma che promette libertà di espressione senza freni. Ma anche in questo caso, la scelta politica del fondatore ha creato più di una frizione. In teoria, Musk sta tentando di creare uno spazio dove ogni opinione può trovare una casa, ma nel fare questo, sta anche cercando di attirare un pubblico che non si limita ai soliti consumatori di social media. Stiamo parlando di un pubblico che, magari, si riconosce nel pensiero di Trump, o che comunque è pronto a difendere una certa visione della politica.
Tuttavia, per quanto il pensiero liberale e progressista non sia l’unico ad avere una voce in capitolo, il rischio che X diventi uno spazio sempre più polarizzato è concreto. da quello che osservo utilizzando X e’ che stanno venendo meno le voci di chi si schiera da parti diverse da quella imperante, e se diventera portabandiera di una sola parte, la liberta di parola che valore avra? Non è difficile immaginare che in molte parti del mondo, specialmente in mercati sensibili come quelli del sud-est asiatico o dell’America Latina, la linea politica di Musk possa rivelarsi alienante. Se la libertà di parola è il principio che Musk cerca di esaltare, va detto che la politica che accompagna questa libertà potrebbe non piacere a tutti. E così, X rischia di diventare il palcoscenico di un dibattito che anziché unire, divide. Allontana.
Musk sta davvero riuscendo a mantenere X come un luogo di libertà di espressione? O sta solo creando uno spazio che, in realtà, potrebbe diventare sempre più esclusivo e polarizzato?
Se X smettesse di essere un forum di discussione globale, quante voci sarebbero davvero disposte a continuare a partecipare a un dibattito che non le rappresenta più?
Il Sud del Mondo: La Resistenza Che Musk Sembra Ignorare
Il vero punto critico, però, è nel “sud del mondo”. Musk sembra non aver preso pienamente in considerazione che le sue scelte politiche potrebbero non passare inosservate in quelle regioni del pianeta dove la politica non è un gioco da salotti. Qui, dove la lotta per i diritti civili, la giustizia sociale e la sostenibilità è una battaglia quotidiana, la politica che Musk sembra difendere potrebbe risultare poco interessante o, peggio, dannosa.
Immaginate un cliente in Africa, America Latina o in altre aree in via di sviluppo, dove le tematiche politiche sono legate a questioni sociali più urgenti. Lì, la politica conservatrice non è solo una preferenza, è una questione che riguarda la vita quotidiana, la giustizia e l’uguaglianza. E forse non è così scontato che i consumatori di quei mercati vedano di buon occhio un marchio che, pur proponendo tecnologie avanzate, si identifica con un certo tipo di politica che molti di loro potrebbero percepire come lontana anni luce dalle loro necessità
Quanto sono lontane le preoccupazioni politiche e sociali del sud del mondo dalle scelte che Musk sta facendo oggi?
La politica conservatrice è davvero una preferenza per i consumatori in queste regioni, o la percepiscono come una minaccia per i loro diritti fondamentali e la loro lotta quotidiana per l’uguaglianza e la giustizia?
Un Gioco Pericoloso? In fin dei conti, la domanda che sorge spontanea è: Elon Musk sta davvero calcolando tutto questo?
Certo, il suo supporto a Trump potrebbe raccogliere fondi governativi ed anche consensi in alcune aree, ma nel lungo periodo è difficile vedere come questo possa giovare al suo impero globale. Se Tesla, X e altre sue aziende cercano di espandersi e guadagnare terreno in mercati internazionali, la polarizzazione politica che li accompagna potrebbe diventare una zavorra difficile da ignorare.
Musk rischia di finire intrappolato in un gioco in cui il suo marchio perde il suo appeal, soprattutto dove l’accesso alle risorse e la giustizia sociale sono in cima alla lista delle priorità. Le sue scelte politiche, in definitiva, potrebbero creare una barriera più alta di quella che si è prefissato di abbattere
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Sta davvero Musk considerando le implicazioni globali di queste scelte politiche o è troppo concentrato sul suo personalissimo gioco di potere?
Quale sarà il prezzo che Musk dovrà pagare quando l’appeal dei suoi marchi inizierà a svanire?
Nel frattempo, il sud del mondo potrebbe restare indifferente, o peggio, pronto a rispondere a quello che percepiscono come un gioco d’élite che non riguarda la loro quotidianità. E così, mentre Musk sperimenta nel campo dell’innovazione, potrebbe dover fare i conti con la realtà di un mondo che, purtroppo per lui, non è tutto oro quel che luccica.
Ti sembra tutto normale?
Quale e’ la tua prospettiva per un futuro con altri magnati al governo?
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