Il post di Riccardo Penna ci conduce in un’analisi autorevole e illuminante sul sorpasso epocale dell’industria automobilistica cinese. Il suo post affronta come il dominio tecnologico e l’innovazione di aziende come Huawei stiano ridefinendo un settore un tempo dominato dall’Europa.
Capire le radici di questo fenomeno è fondamentale: senza uno sguardo approfondito sulla storia e sui meccanismi che hanno portato a questa rivoluzione, si rischia di non comprendere appieno le sfide future. Un cambio di paradigma che obbliga l’Occidente a riflettere su strategie, competizione e visione a lungo termine.
Un testo che non è solo cronaca, ma una guida per inquadrare il presente e immaginare il domani.
Negli ultimi due decenni – o meglio, in Occidente, negli ultimi 3-4 anni – si è scoperto che la Cina emerge come leader mondiale nel settore dei veicoli elettrici (EV), grazie a una combinazione di visione a lungo termine, strategia politica, innovazione tecnologica e un ecosistema industriale robusto.
Mentre le nazioni occidentali si confrontano con sfide politiche tra fazioni sempre più distanti e una pianificazione incerta, la Cina ha dimostrato che una governance stabile e una visione chiara possono tradursi in risultati straordinari. Ecco la cronistoria di questo fenomeno, evidenziando i protagonisti chiave che hanno contribuito a plasmare il panorama degli EV in Cina e, probabilmente, per sempre.
Un Inizio Pionieristico
Il percorso della Cina verso la leadership globale degli EV è iniziato nei primi anni 2000, quando Massimo Bianchi, un ingegnere italiano, ha portato la sua esperienza in Cina collaborando con BYD. Bianchi è stato uno dei primi stranieri a fornire competenze ingegneristiche avanzate nello sviluppo di batterie e sistemi di propulsione. La sua esperienza ha gettato le basi per il connubio tra ricerca e applicazione industriale, dimostrando come la collaborazione internazionale possa favorire un progresso significativo.
Le Peripezie di un Italiano nel Mondo dei Veicoli Elettrici
Marco Bianchi lavora per BYD, dedicandosi allo sviluppo di soluzioni innovative per i veicoli elettrici. Dopo aver progettato un sistema di gestione della batteria che ottimizza il consumo energetico in tempo reale, affronta diverse sfide, tra cui il fallimento di un fornitore e un incidente di surriscaldamento nel laboratorio.
Nonostante le difficoltà, Bianchi persevera, trova alternative e apporta le necessarie modifiche al design del prototipo. Alla fine, il suo sistema viene implementato con successo, migliorando la durata delle batterie e riducendo i costi operativi, guadagnandogli riconoscimenti nel settore e ispirando altri ingegneri a superare le avversità. La sua storia è un esempio di determinazione e innovazione nella transizione verso la mobilità sostenibile.
Il Ruolo di Tesla ed Elon Musk
Sebbene non cinese, Elon Musk ha avuto un impatto cruciale sul mercato EV in Cina. Con l’apertura della Gigafactory di Shanghai nel 2019, Tesla ha non solo accelerato la crescita del mercato, ma ha anche spinto le aziende cinesi a innovare e competere. Musk ha dimostrato che anche i leader occidentali possono contribuire all’ecosistema cinese, stimolando una sana competizione che ha beneficiato il settore.
L’Ascesa delle Marche Premium
Jia Yueting, fondatore di LeEco e Faraday Future, ha portato l’attenzione sul potenziale degli EV di fascia alta, anticipando marchi come NIO. Sebbene il suo percorso sia stato segnato da controversie e fallimenti, il suo impegno ha contribuito a definire il mercato degli EV premium in Cina, attirando investimenti e interesse globale nel settore. Basti pensare all’interesse per vetture con un gran numero di cavalli, coppia da vendere, linee futuristiche, funzionalità avanzate e prestazioni stellari.
La Visione Politica di Xi Jinping
Non secondario è il ruolo del partito e di Xi Jinping, presidente della Cina, determinante nel promuovere l’industria degli EV attraverso strategie nazionali come il piano “Made in China 2025”, elaborato e lanciato nel 2015. Questo piano strategico mira a trasformare la Cina in un leader globale nella produzione avanzata e nelle tecnologie innovative, identificando il mercato degli EV come settore prioritario per l’innovazione e l’indipendenza industriale.
Sotto la guida di Xi, la Cina ha garantito un supporto politico e finanziario senza precedenti, creando un ambiente favorevole per lo sviluppo e l’innovazione.
Un Forum per il Futuro: Chen Qingtai
Infine, Chen Qingtai, semi sconosciuto in Occidente, presidente del China EV100 Forum, ha avuto un ruolo cruciale nel facilitare il dialogo tra governo, industria e ricerca. La sua leadership ha contribuito a promuovere politiche industriali favorevoli, supportando la crescita del settore EV e garantendo che le strategie siano allineate con le esigenze del mercato e le innovazioni tecnologiche.
Una Lezione per l’Occidente (se avrà l’umiltà di considerarla tale)
La storia del settore degli EV in Cina offre importanti spunti di riflessione per i leader occidentali, ma anche per aziende, azionisti e management.
Mentre la Cina ha potuto pianificare e attuare strategie a lungo termine grazie a una governance stabile e a un chiaro orientamento politico, molte nazioni occidentali si trovano a fronteggiare instabilità politica e pressioni interne, rendendo difficile adottare una visione coerente e duratura. Ciò porta alla mancanza di visioni e pianificazioni su cui le aziende e i mercati possano basare i propri piani.
Le aziende occidentali di auto riusciranno a superare la debacle solo affiancandosi a un partner già avanzato, come fecero i cinesi 40 anni fa. Oggi, con buona dose di umiltà, tocca all’Occidente accettare la sfida di fare un passo indietro per poter continuare a progredire.
Cosa Possiamo Imparare dalla Cina?
La lezione della Cina è chiara: per vincere la sfida della mobilità elettrica servono visione di lungo termine, forte leadership e capacità di coordinare gli sforzi di governo, industria e ricerca.